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10 fatti molto interessanti sulla cannabis che sicuramente non conoscevi

Di: Contributor Culture

Nel momento in cui qualcuno parla di “marijuana” a una riunione tra amici, le nostre menti sonnecchianti si attivano immediatamente. E quando sei una persona ben informata, il tuo cuore si riempie immediatamente di orgoglio per questa ritrovata superiorità. Ma sei davvero qualcuno che “sa tutto” su questa pianta?

1- La parola “marijuana” viene dal termine indigeno ‘pipiltzintzintlis’.

Il libro di Steve DeAngelo “The Cannabis Manifesto” descrive in dettaglio come gli indigeni messicani si riferissero originariamente ai fiori di canapa (che gli spagnoli avevano introdotto per fare corde e candele) come “pipiltzintzintlis”, una parola che significa “la principessa più nobile” nella lingua nahuatl e che queste popolazioni indigene usavano per scopi medicinali in epoca coloniale. Solo quando gli spagnoli ne proibirono l’uso, i pipiltzintzintlis scomparvero dai mercati del Messico e si nascosero tra la gente. In risposta, secondo DeAngelo, i partecipanti alla disobbedienza civile che hanno scelto di continuare a consumare pipiltzintzintlis la chiamavano semplicemente “marijuana”, che in lingua nahuatl significa “cose ​​di Maria” o beni religiosi, come termine colloquiale per evitare la punizione per la possessione.

2- I primi commercianti di marijuana si rifanno a 5000 anni fa.

Gli Yamnaya erano nomadi che entrarono in Europa circa 5.000 anni fa dalla regione della steppa orientale in quelle che oggi sono l’Ucraina e la Russia. Hanno portato con sé metallurgia, pastorizia e forse anche le lingue indoeuropee. Furono anche responsabili del primo commercio transcontinentale di cannabis, poiché scoprirono la versatilità della pianta, usandola come medicinale, come materia prima e sfruttandone persino le proprietà allucinogene. Gli Yamnaya conoscevano già la ruota e l’addomesticamento del cavallo, ciò mise a loro disposizione un’invenzione rivoluzionaria per l’epoca: il carro trainato da animali, che permetteva loro di coprire lunghe distanze con una grande quantità di bagagli e provviste, guidando uno degli spostamenti di popolazione più numerosa della storia. E portando con sé la pratica dell’uso della cannabis mentre si stanziavano in tutta Europa.

3- La canapa si utilizzó per muovere le teste sull’isola di Pasqua.

Nel 2012, gli archeologi hanno creato riproduzioni del moai dell’Isola di Pasqua, cercando di capire come gli antichi abitanti dell’isola avrebbero potuto spostare le iconiche teste da 4,35 tonnellate dalla loro cava alla posizione attuale. I teorici avevano suggerito di tutto, dai rulli per tronchi all’aiuto extraterrestre, ma nel 2012 l’archeologo della California State University, Carl Lipo ha dimostrato che la corda di canapa fosse tutto ciò che servisse per completare questo compito. Legando tre corde di canapa alla statua e facendo in modo che una squadra di 18 persone la dondolasse avanti e indietro finché non “camminasse”, sono stati in grado di spostare le teste di pietra di 100 metri in meno di un’ora.

4- La prima vendita di un negozio online fu una borsina di marijuana.

È così che viene raccontato in un libro del 2005 scritto da John Markoff, intitolato ‘What the Dormouse Said: How the 60’s Counterculture Shaped the Personal Computer Industry’, dove compare il paragrafo seguente: “Nel 1971 o nel 1972, alcuni studenti di Stanford usarono gli account dell’Artificial Intelligence Laboratory dell’università per condurre una transazione commerciale con le loro controparti presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT). Prima di Amazon ed eBay, l’intenzione dell’uso dell’e-commerce era lo spaccio di droga, poiché gli studenti utilizzavano ARPANET per organizzare discretamente la vendita di una quantità indeterminata di marijuana. ARPANET era una rete di computer creata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che ha costituito la spina dorsale di Internet fino al 1990.

5- Richard Nixon, senza saperlo, aiutó Louis Armstrong a far passare cannabis di contrabbando attraverso la dogana degli Stati Uniti d’America.

Secondo Roger Stone (biografo di Richard Nixon) nel suo libro ‘Nixon’s Secrets’, l’ex presidente era un grande ammiratore di Louis Armstrong, che alla fine degli anni ’50 era stato nominato “Goodwill Ambassador”, facendo un tour di concerti in Europa e Asia. Ma quando sbarcò a New York nel 1958 dopo uno di quei concerti, fu indirizzato alla dogana perché gli agenti credevano che potesse introdurre materiale di contrabbando: infatti trasportava con sè circa 1 kg. di marijuana all’interno della sua valigia. Una volta che Armstrong si rese conto che stava per essere arrestato, iniziò a sudare copiosamente. Proprio in quel momento le porte si aprirono ed entrò nella stanza il vicepresidente Richard Nixon, seguito da un gruppo di giornalisti e fotografi. “Satchmo, cosa ci fai qui?” chiese Nixon sorpreso. “Beh, sono appena tornato dal mio tour “Goodwill Ambassador” in Asia e mi è stato detto che dovevo passare la dogana”. Senza esitazione, Nixon afferrò le sue due valigie. “Gli ambasciatori non devono passare la dogana e il vicepresidente degli Stati Uniti sarà felice di portare le tue valigie”, ha detto Nixon, facendo da corriere per Armstrong senza nemmeno saperlo.

6- L’ “erba pipa” che fumano gli Hobbit nella trilogia de “Il signore degli anelli” potrebbe essere marijuana.

Se hai mai letto “Lo Hobbit” o “Il Signore degli Anelli” di JRR Tolkien, probabilmente ricorderai che gli hobbit della Terra di Mezzo amavano fumare la cosiddetta “erba pipa”. È conosciuta anche come Longbottom Leaf, Old Toby e Southern Star, nomi che alcuni coltivatori di cannabis useranno per le loro varietà tempo più tardi. Secondo le appendici del libro, Tolkien stava parlando di tabacco, non di cannabis. Ciò che è chiaro è che nella versione cinematografica Peter Jackson ha presentato questa erba come se avesse effetti psicotropi. In effetti, può essere vista chiaramente in diverse scene, ma in particolare in quella in cui Saruman condanna l’abitudine al fumo di Gandalf con questa frase: “Il tuo amore per la foglia dei mezzi uomini ha chiaramente offuscato la tua mente”.

7- I ninja giapponesi si allenavano saltando piante di canapa.

L’uso rituale della canapa in Giappone era (ed è tuttora) molto importante. Ad esempio, la nobiltà militare del Giappone preindustriale, nota come samurai, trasse ispirazione dall’utilizzo della fibra di cannabis in arti come l’aikido (un’arte marziale), il kyudo (tiro con l’arco) e il chanoyu (cerimonia del tè). Il forte legame della canapa con queste arti tradizionali giapponesi si riflette in una storia avventurosa in cui i ninja (guerrieri) usavano piante di cannabis per migliorare le loro capacità di salto. Per questo motivo piantavano canapa quando iniziavano ad allenarsi, impegnandosi per saltarla ogni giorno senza colpirla. All’inizio non sembra una sfida, ma la canapa cresce rapidamente, così come l’abilità di salto del ninja. Alla fine della stagione, il guerriero era in grado di saltare la pianta di canapa e i suoi 3 metri di altezza.

8- Lo spinello piú caro del mondo è stato valutato 24.000€.

La canna più costosa di tutti i tempi ha la forma di una zanna di elefante lunga quasi 1 metro ed è stata commissionata da un’azienda chiamata Stone Road Farms, specializzata in spinelli pre-rollati di erba biologica. È stata creata per un’asta di beneficenza a sostegno dell’African Wildlife Foundation nel 2018. Secondo la rivista Forbes, il cannone è stato rollato da Weavers, un noto artista nell’arte del rollaggio (Weavers detiene già il record per uno degli spinelli più grandi, non il germoglio più grande nel mondo – con forma di lanciarazzi), quando un progettista di oggetti di scena di Hollywood non è stato in grado di completare il progetto. Oltre a quasi 1 kg. di erba e hashish, ha utilizzato tre strati di cartine Shine in oro da 24 carati.

9- I famosi minatori cileni intrappolati, ricevettero cannabis attraverso il pozzo per il soccorso.

Ricordi l’incidente nella miniera cilena di San José nel 2010, in cui 33 minatori sono rimasti intrappolati sottoterra per 69 giorni? Ebbene, secondo il libro “33 Men” del giornalista del New York Times Jonathan Franklin, alcuni di loro hanno ricevuto marijuana nelle lettere delle loro mogli, per aiutarli a far fronte alla prova. Fumavano così tanto che il governo ha preso in considerazione l’idea di usare un cane annusatore di droga per intercettare le lettere a base di cannabis che scivolavano nel buco per il soccorso. Tuttavia, ciò avrebbe causato “più tensione che sollievo”, secondo alcuni sopravvissuti, la cannabis non ha avuto gli effetti calmanti che avrebbe dovuto avere, poiché è stata accumulata da un gruppo selezionato di minatori che si sono rifiutati di condividerla.

10- Dopo l’assassinio di Tupac Shakur, i membri della sua banda mescolarono le sue ceneri con cannabis e se le fumarono.

Considerato da molti come uno dei più grandi rapper di tutti i tempi, è stato assassinato a Las Vegas nel 1996. Ma al memoriale tenuto in suo onore poco dopo, i membri del suo gruppo hip-hop, Outlawz, hanno preso alla lettera il testo della sua canzone “Black Jesus” e hanno mescolato le sue ceneri in una canna di marijuana. Il suo compagno di band, EDI Mean, l’ha raccontata in questo modo: “Mi è venuta in mente quella merda. Se ascolti “Black Jesus”, dice “ultimo desiderio, i miei amici che fumano le mie ceneri”. Quella era una richiesta che la canzone faceva. “E la prendiamo molto sul serio, perché mescoliamo le sue ceneri con l’erba e fumiamo in suo onore!” La rivelazione è arrivata durante il 15° anniversario della morte di Tupac nel 2011, provocando una reazione violenta da parte della famiglia del defunto rapper, che afferma di non essere mai stata messa a conoscenza di questo atto. Nonostante il disappunto, la famiglia ha rifiutato di intraprendere azioni legali contro i componenti della band.

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